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Vocabolario del Vernacolo Viareggino

Lettera c




 



C

Caà: v. Cacare

Càabasso: sm. Di persona bassa o di culo basso

Càadòro: sm. Coleottero di color verde brillante. Era credenza nei bamboretti che un c. rinchiuso in un bicchiere caàsse spiccioli

Caàna, Caétta: sf. Diarrea (anche Caaròne) / fig. Paura

Caàta: sf. Feci / fig. Cosa di poco valore o realizzata male ("Il càri di vest’anno son delle c. !")

Caccarè: sm. Persona di bassa statura, magra, macilenta

Caccaro: sm. Sporco aggrumato in piccole palline

Cacciùcco: sm. Zuppa di pesce tipica viareggina che, a differenza della versione più nota alla livornese, è caratterizzata da un brodo meno addensato

Caciòttoro: sm. grumo, coagulo

Calcamanino: sm. Figurina che con po’ d’acqua e una leggera sfregatura i bamboretti si potevano trasferire sulla pelle, facendolo sembrare come un tatuaggio. / Figurina (come quella della raccolta dei calciatori)

Calduffa: sf. Caldàna, "banfata"

Calzino, Tirà ’l c.: vedi "Tirà ’l c."

Caminà: v. Camminare / fig. Essere prossimi alla fine o alla morte ("Còce vell’ovo lì, che coméncia a caminà") / Caminà ’n puntali: v. Camminare in punta di piedi

Camùciolo: sm. Fiorellino giallo che nascono nei poggioni sulla spiaggia / fig. Cosa di nessun valore ("E che m’hai datto? De’ c.?!?")

Canèstro: sm. Canestro dei doni e dei "chicchi" (dolci) che si prepara per i bamboretti di famiglia

Canfìno: sm. Olio per lumi e per la tradótta (vedi) / fig. Miscela di liquori forti

Càntero, Càntera: sf. Cassetto del "banco" (vedi) o del comodino

Cànterale: sm. Cassettiera della camera da letto

Canto: sm. Angolo di un incrocio a cui si dava un "nomìcchioro" (vedi) che indicava una persona, un luogo o un fatto accaduto

Cantùccio: sm. Fetta di pane tostato e dolciastro che veniva dato alle persone a dieta per convalescenza

Canzonetta: sf. Canzone / Spettacolo comico in vernacolo che tradizionalmente viene messo in scena durante il periodo del Carnevale

Capocchìna: sf. Varietà di radicchio

Capocchiòne: sm. Persona dura di comprendonio / Tipo di pesce

Carabòttolo: sm.Barattolaccio di latta / Oggetto di tipo meccanico mal funzionante e rumoreggiante

Carambambù: sm. Di oggetto tanto ingombrante quanto inutile

Carapùgnolo: sm. Scarabeo dei pini

Carduffo: sm. Ciocca arruffata di capelli

Carimìccio, Caremìccio: locuz.avv. Il modo di portare un’altra persona a cavalcioni sulle spalle o sulla schiena

Càrìo: sm. Nel gioco delle carte, carte che danno punteggi pesanti

Carnevale: sm. Grande confusione, situazione tesa di preludio di rissa ("Ma che c. c’hai fatto ne’ ripostiglio?" / "In vella famiglia lì ci dev’èsse’ del c.!")

Càro: sm. Carri allegorici caratteristici del Carnevale viareggino

Casétta: sf. Piccola casa (spesso un paio di stanze da letto e cucina) che si trova "in fondo l’orto" nelle case "viareggine". D’estate è abitata dal proprietario della casa che così facendo può affittare la casa vera e propria "a’ bbagnanti"

Catafè: sm. Limite, in particolare del campo da gioco (ad es. nella lippa)

Catubà: v. Rubare, sottrarre furtivamente

Cavallona: sf. Ragazza alta, vivace e formosa

Cavìgliolo: sm. Traversina della sedia che, fissata tra un gambo e l’altro, la irrobusticono

Ceàla: sf. Canocchia (specie di crostaceo marino) / ’Un toccà ’l culo alla ceàla: non gli toccare il tasto dolente!

Cècchio: sm. Grosso foruncolo ("Ni venisse un c. al culo!", malaugurio)

Cèccia!: v. Siedi!, cuccia! (usato in particolare verso i bamboretti o gli animali domestici)

Ceci: sm.plur. Moine, coccole. ("O billorone! ’un mi fa’ ’cceci")

Cecione, Cecioso: (bimbo) viziato, voglioso di ceci

Cèe: sf.plur. Prelibato novellame di anguille; un tempo se ne trovavano in abbondanza nel canale Burlamacca ed erano parte della dieta dei poveri. Oggi sono rare, vietate alla pesca e perciò estremamente costose

Cenciorina: sf. Donnetta insulsa, pettegola

Céndora: sf. Cenere ("Va ’ppiove’, ’ada ’l cielo com’è cendoraccio", color cenere)

Ceppiòne: sm. Grosso "bruglioro" (vedi)

Che d’è?: interr. Che è?

Chiccabuàna: Località remota immaginaria ("Ma ’n dove andamo? A c.?"); letto o luogo di riposo ("Era stanco morto, e s’è ritirato ’n c.")

Chiedòne: sm. Persona avvezza a chiedere insistentemente / Occhio chiedòne: occhio supplichevole ("E’ inutile che mi fai l’occhio chiedòne, ’un te li do!")

Chiésa nóva: sf. Così era chiamata la chiesa di S.Andrea, di più recente costruzione rispetto alla "Chiésa vecchia"

Chiesaròtto: sm. Bacchettone, baciapile, frequentatore assiduo di chiesa

Chiésa vècchia: sf. La chiesa di S.Francesco, la più antica della città costruita nel cuore della Vecchia Viareggio

Chiocca: sf. Testa

Chioccone: sm. Testardo, di persona di difficile apprendimento o dalla testa più grossa del normale

Chiocchetta: sf. Calvizie incipiente ("O che ti viene? la c.?")

Chiocchétto, Chiocchìno: sm. Colpo dato con l’indice della mano per colpire, per dispetto, la chiocca di qualcuno, o per giocare con le biglie di vetro

Chiorba: sf. Testa (v.Chiocca)

Chiùcco: sm. Copricapo di lana invernale, o spregiativo per qualsiasi altro copricapo ("E che c. ti sei messo ’n capo?")

Ciàccaro: sm. Persona buona a nulla, sudicia, di poco valore

Ciàccia, Ciaccìna: sf. Frittella, o per esteso cosa schiacciata ("C’è montato sopra e l’ha fatta diventà una ciaccina!")

Ciàccio: sm. Merda spiaccicata nelle mutande; spregiativo/ironico per titolo di studio ("Da vando c’ha ’l c. appeso ’n casa si fa chiamà dottore!")

Ciàffaro: sm. Faccione colorito.

Ciaffaròna: agg. donna paffuta e colorita

Ciaffata: sf. Schiaffo

Cialdóni: sm.pl. Dolci schiacciati tipicamente versiliesi e viareggini, tipici dell’Epifania. Per farli occorrevano le piastre (vedi)

Ciampa: sf. Polpaccio

Cianchétta: sf. Sgambetto

Ciancià: v. Intrattenersi in lunghe chiaccherate

Cianciuà: v. Balbettare, pronunciare male

Cìcciori: sm.pl., Riccioli, Cicciorùto / sm, Riccioluto

Ciciorani: sm.pl., Civiltà immaginaria di creduloni e sciabigòtti. In realtà i C. sono gli abitanti di Ciciorana, paesetto della Garfagnana

Cilucchi: sm.pl., Ciuffi di capelli spettinati

Cinciàglioro, Cinciàgliero: sm, Piccolo lembo pendulo di carne, anche umana (rimettiti nel fìstio vel c. lì!)

Cincillàcchero: sm. (v.Cinciàglioro)

Cincilécca, fare le c.: sf.plur. Allettare, far venire voglia

Cionco: agg. Rattrappito, azzoppato, troncato dai dolori

Ciortone: sm. Il pesce Sgombro: dall’inglese "short tuna" in quanto assomiglia proprio ad un piccolo tonno

Ciotta: sf. Sterco

Ciottèllora: sf. Lucertola

Ciòttoro: sm., Contenitore di terracotta, per uso da cucina

Ciottorìno: sm, Piccolo contenitore di terracotta tipico della Fiera de’ Ciottorini, che si svolge il 25 marzo, per la ricorrenza della SS. Annunziata, patrono di Viareggio

Cipolla: sf. Orologio da taschino (detto anche "Favollo")

Ciribignòccola: sf. Testa, capoccia, cranio

Ciriè: sm. Per indicare qualcosa di indeterminato (ha ’omprato di tutto, cavoli, pere e tutto il ciriè)

Cìtto: sm. Centesimo (Vell’affare ’un vale un c.!)

Ciùcca: sf. Ubriacatura ("Delafia se l’hai presa la c.!")

Ciùccia: sf. Copricapo che viene "inghiozzato" in testa, cuffia di lana (Te la sei messa la c. ’n capo? Guarda che è freddo, veh!)

Ciuccià: v. Succhiare, ciucciare / fig. Bere (avidamente) vino (A lullì ni piace c.!)

Ciucciabellìori: sm. Di persona dalle labbra grosse e sporgenti, capaci di "ciucciare" gli ombelichi

Ciuciàro: sm. Persona trasandata (da "ciociàro", pastore della Ciociarìa)

Còccioro: sm. Tegamino in terracotta / Culo o intestino ("Ho ’l c. ’mpiombato/’ntasato")

Coccioròne: sm. accrescitivo per indicare un culone o anche un gonfiore da puntura d’insetto

Coda di ziffa: sf. Tromba marina

Cogliòmbari, Cogliòmberi: sm.plur. Coglioni / Rompimento di cogliòmbari: sm. Scocciatore

Coiattolino: sm. Pezzetto di cuoio di forma ovale della forcella, dove viene sistemato il sasso da lanciare

Coltellaccio: sm. Cannolicchio, pregiato mollusco di mare che vive nella sabbia sottomarina e viene "straccato" dalle Libecciate. Detto anche "Nicchione"

Coméncià: v. Iniziare, cominciare

Comodo: sm. Scranno del gabinetto o gabinetto per estensione

Conchino: sm. Grosso e pesante vaso da fiori

Confidenzoso: agg. Persona che si prende, o dà, troppa confidenza, "tocchignone"

Confino, Il: sm. Torre del Lago

Còo: sm. Cuoco

Coòmbalo, Coòmbaro: sm. Cocomero, testa grossa / Burututùmme fra coòmbari: frase detta al bamboretto per minimizzare una sua caduta

Cotrione, Cutrione: sm. Spalle, schiena

Cotròzzolo: sm. Di cosa o persona grossa e tozza

Covata: sf. Escrementi di animali (cavalli, asini, cani) a forma di uova (Telofio! Il tu’ cane m’ha seminato una c. davanti ’asa... ma che ni dai da mangià?!?)

Covetta: sf. Tinozza in metallo per farci il bagno o lavarci i panni

Crèpa: sm. Zuppetta di pane nel vino zuccherato, detta anche "Zuppa del Seghetti"

Crògnoli: sm. Piccoli pesciolini della famiglia degli Aterinidi, molto simili alle acciughe, venivano spesso usati in cucina in quanto pesce povero

Croàtto: sm. Similitudine per cattivo (poiché nel XVII sec. i croati erano feroci mercenari di cavalleria leggera)

Cuccuméggia: sf. Civetta (Porta male sentì cantà la c. opp. cuccumeggià)

Cùffio: sm. Culo (Sai dove te lo devi mette’ vel dito lì? In c.!!!)

Cùgio: sm. Cugino

Cunìglioro: sm. Coniglio (En curiosi i c., ma anco chi ni da’ da mangià...)