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Vocabolario del Vernacolo Viareggino

Lettera g




 



G

Gabina: sf. Cabina (es. quelle degli stabilimenti balneari o quelle telefoniche)

Gàgno, a g.: sm. Di cosa fatta con sprecisione, a caso (ma com’è fatta a g. vesta rifinitura!)

Gàima: sf. Uccello simile al gabbiano, ma di dimensione inferiore

Galàppia: sf. Laccio / Aggalappià (vedi)

Galappióne: sm. Approfittatore, imbroglione, raggiratore, accalappiatore di ragazze

Gallónzori: sm.pl. Palle di rapini cotti

Gamellóne: sm. Persona alta e di gambe lunghe (da Gamello: cammello)

Gànghero, Gàngaro: Sostegno di porte o finestre / Esse’ fòri da ’gàngheri: essere nervosi pazzi

Ganza: Amante

Ganzo: sm. Forte, divertente / fa ’l ganzo: Spaccone

Gargàna: sf. Gola / Bere a garganella

Gargherozzolo o Gargarozzolo: sm. Pomo d’Adamo, esofago

Gargòzzo o Gargozzolo: sm. Tubo, gola

Gatta: sf. Pruno a forma di pallina. Se ne trovavano in quantità a’ ppoggioni

Gattini, fa: sm.pl. Vomitare ("Mangia, mangia! che poi vai a ffà g.!")

Gavèdano: sm. Persona malfatta, deforme, brutta

Gavòrchio: sm. Persona malfatta, deforme, brutta (il g., in realtà, è un pesce di padule)

Gente, genti La mì / Le mì: Parenti

Gghiòva: Sasso o piccola zolla di terra indurita / Di cibo di difficile digestione

Ghènga: sf. Combrìccola, gruppo di amici, compagnia

Ghiàule: sm. Diavolo

Ghidona: sf. Giostra / fig. Donna piuttosto cicciona, dal grosso culo

Ghidone: sf.pl. Giostre, Luna-park

Ghindò: sm. Mulinello dell’argano, usato per manovrare l’àncora

Ghiòmo: sm. Gomitolo

Ghiòne: sm. Grosso cavo di un paranco per sollevare vele o pesi / Tirare ’l Ghiòne: v. Lavorare duro, fare sacrifici

Ghiòva: sm. vedi Gghiòva

Ghiòzzo: sm. Piccolo pesce di poco pregio / fig. Persona rozza, maleducata, per niente fine ("delafia com’è ghiozzo lullì, niànco ’l bongiorno t’ha dato!") / sm. Colpo di sonno ("Ohimmèna! m’è preso ’l ghiozzo!")

Giagàno: sm. Personaggio immaginario insaziabile e vorace. Per dire che una persona è di grande appetito si dice "Mangia ’l mio, ’l tuo e vello di Giagàno"

Gigliodòro: sm. Il ballo finale dei veglioni di carnevale

Gìngiari: sm.pl. Insieme di oggetti futili, o doni di poco valore ("pensierini")

Gioà: v. Giocare

Giòi: sm.pl. Giochi de’ bbambori, giochi del luna-park

Giòo: sm. Gioco d’azzardo ("Lullì s’è rovinato col vizio del g.!")

Giorgìna: sf. Potente calcio al pallone con effetto; amichevole calcetto dato col tallone alle chiappe del vicino

Giorno, il: sm. Pomeriggio ("Allora? vieni domani ’l g.?")

Giumèlla: sf. Concavità che si forma unendo le mani a forma di ciòtola

Giumellàta: sf. Il contenuto di una giumèlla

Gnàcche: sm. Cognac

Gnàcchera, Sgnàcchera: sf. Organo sessuale femminile, bella ragazza

Gnìffito: sm. vedi Nìffito

Goiàta, Goràta: sf. vedi Boiàta

Gola: sf. Goloso, ghiotto / Fà gola: v. Piacere, allettare ("Mi farebbe gola una fetta di scarpaccia!")

Gònfia!: Esclamazione che evidenzia un fatto plateale ("Gonfia! s’è ’nvestito!"), spesso facilmente pronosticabile ("Se continuino a gioà così le zebre pìglino ’n gol... Gonfia! te l’avevo ditto!")

Govòne: sm. Rigonfio, bitorsolo

Grande, Fà ’l g.: sm. Sbruffone, cafone ("Come fa ’l g., vel pidocchio rifatto lì!")

Grandigiata: sf. Sbruffonata, cafonata

Grandiglione: agg. Ragazzo cresciuto o uomo dai comportamenti infantili / Borioso

Grascìno: sm. Vigile urbano, guardia comunale (da gràscia, ovvero l’insieme di vettovaglie e generi alimentari del mercato di cui un tempo erano custodi le guardie comunali)

Grattàle: sm. Tipo di pesce / Bocca a gràttale: di persona con bocca larga e dentatura inferiore più sporgente a quella superiore

Grécchio: sm. Regaluccio, pensierino, complimento

Grìccio: sm. Letto disfatto (spregiativo)

Grìmo: agg. Fitto, denso, gremito ("Mi sa che oggi al Corso c’è g. di genti")

Grogrè: sm. Gros-grain, nastro rigido per rifiniture di abiti

Gronciolo: sm. Pezzo di pane avanzato dal pasto, briciola / avanzo, rimasuglio

Grugola’: v. Borbottare, brontolare (dal verso delle tortore: gru-grù)

Gùbbio: sm. Stomaco

Guscèlla: sf. Strumento di legno, a punta, usato dai pescatori per riparare o tessere le reti

Guscèllo: sm. Pigna aperta priva di pinoli, usato per alimentare il fuoco del camino, nonché per le baldorie (vedi)