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Vocabolario del Vernacolo Viareggino

Lettera i




 



I

Ìcchise: sf. La lettera "X" / Avè le gambe a Icchise: v. Avere le gambe malfatte, incrociate

Ierdilà: avv. Ierilaltro

Ignorantata: sf. Scortesia, azione priva di buone maniere

Imbarcato: sm. Curvo, malridotto / vestito ("Ma come ti sei i.?")

Imboddì, Imboddìssi: v. Ingrassare / ingrassarsi (Ingovòniti oggi, ingovòniti domani e pò t’imboddisci!)

Imbozzì: v. Bagnare, riempire d’acqua

Imbrào: sm. Stato di abbandono, ozio ("Ti sei dàtto/buttato all’i.?")

Imbreccà: v. Imbrattare, sporcare, fare una cosa disordinatamente (da Brècche, vedi)

Imbreccòne: sm. Pasticcione, spreciso

Imbrennà: v. vedi Imbreccà

Imbriaàssi: v.t. Ubriacarsi (da Briào, vedi)

Impallucciàssi: v.t. Rimettersi in forma, in palla

Impancà: v. Incontrare, trovare

Impancàssi: v.t. Intrufolarsi, impicciarsi

Impancòne: impiccione

Impescuglià: v. Sguazzare nell’acqua, impastricciare con l’acqua o altro liquido

Impestà: v. Puzzare, emanare o diffondere cattivo odore (anche Appestà)

Impetturìssi: v.t. Sporgere il petto in fuori

Impolpà: v. Inzuppare, infradiciare ("Con tutta l’acqua c’ho preso mi s’ènno i. gli scròi!")

Imprugà: v. Dirigersi (da "prua") / anche fig. ("Occhio perché ’l tu’ figliolo s’i. in una strada sbagliata!")

Impupporìssi: v.t. vedi Impetturìssi

Inacciarìssi: v.t. Diventare rigidi come l’acciaio

Inariàssi: v.t. Impermalirsi, prendere a male, risentirsi

Incaccarìssi: v.t. Indurirsi, seccarsi, diventare duro come un càccaro (vedi) / Rimpicciolirsi, curvarsi dalla vecchiaia ("Ma l’hai visto come s’è i. su’ pà... E ppover’omo, ha 80 anni!")

Incalocchià: v. Picchiare, impalare con un bastone (da calocchia, bastone per battere il grano)

Incatanà, Incatagnà, Incatanàssi: v./v.t. Inserire a forza senza poi possibilità di disinserire / fig. Innamorarsi perdutamente, da cui Incatanàta: cotta amorosa

Inciospà: v. Arruffare, pasticciare, lavorare con molta superficialità

Inciospòne: sm. Di persona che acciòspa

Incorallàta: agg. Donna incinta (per analogia con la ceàla, vedi, la cui femmina, quando è piena d’uova, presenta sotto il dorso una striscia rosso corallo)

Incugnà: v. Inserire con forza un bastone in un buco o, ad es. la testa del martello nel manico

Indaloccà: v. Dondolare o scuotere il capo

Indolchì: v. Rendere mollo, dolco

Ingiàri, Lingiàri: sm.pl. Biancheria intima femminile / Indumenti superflui e pacchiani

Ingollà: fig. Soccombere senza opporre la minima resistenza

Ingubbiassi: v.t. Mangiare esageratamente da riempirsi il gùbbio (vedi)

Inguènguero: sm. Intingolo saporito

Intopà: v. Lavorare in modo impreciso, arruffato, pasticciato. ("Hai finito d’i.?")

Intoppà: v. Incontrare casualmente, urtare, indovinare, inciampare

Intrabiscolà, Intrabuscolà: v. Confondere, scompagnare, imbrogliare cose o fatti. ("Ma che è vell’intabuscolata lì? di’ piuttosto la verità!")

Intrafunà: v. Imbrogliare, invischiarsi, ingrovigliare

Intrampolà: v. Inciampare

Inzegnà: v. Indicare, additare. ("Chi è di loro lì ’l tu’ marito? ’Nzegnimelo.")

Inzidrìto: agg. Screpolato dal freddo ("Dal diàccio mi s’ènno ’nzidriti ’nninnoli!")

Inzìnnonnò, Inzìnnonnòe, Inzinnò: avv.di negazione. Sennò, altrimenti ("Se c’andàmo, bene. Inzinnonnò ti telefono")

Inzovànto: Parecchio, molto. ("Ti devo racconta ’nzovante di velle ’òse...")

Inzuccà: v. Scontrare violentemente il capo di due persone, investire frontalmente