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Vocabolario del Vernacolo Viareggino

Lettera o




 



O

Òbbise: sm. Hobby, passatempo

Ócchialone: sf. Guardone, curioso, che guarda insistentemente ("O occhialone! hai finito di guardà le gambe alla mì dama?")

Occhi affrittellati: Occhi pesti, gonfi, assonnati

Occhio a boga morta: sm. Occhio spento

Occhio bào: sm. Occhio languido o semichiuso dal sonno o da una malattia

Occhio lungo: v. Essere lungimiranti, prevedere, vedere lontano

Occhio pollìno: sm. Piccolo callo profondo che si forma nel dorso delle dita dei piedi

Occhi bianchi: sm.pl. Occhi chiari o acquosi

Occhi ’n tralice: sm.pl. Occhi strabici

Ohimmè, Ohimmèna: interiezione. Vedi Himmè

Olio d’origine: sm. Olio di ricino

Ombrellìno: sm. Ragazza di facili costumi, poco seria (perché si apre e chiude come un ombrellino)

Òmo di fèro: sm. Fontanella a colonnina da piazza

Ordinòtte: sf. Ultima parte della giornata annunciata da dodici rintocchi di campana un’ora dopo il tramonto o l’Avemmaria

Orèlia: sf. (via) Aurelia, importante via che taglia longitudinalmente in due tutta la Versilia

Órellànno: sm. L’anno scorso ("Vest’anno faccio ’l bagnino come l’orellànno")

Orilògio: sm.fig. Bel sedere di donna (che si fa guardare spesso e con attenzione come con un orologio)

Orto: sm. Piccolo terreno, giardino, giardinetto tipico delle case "viareggine" che è attraversato dal passino (vedi) che unisce la casa alla casetta (vedi)

Ossetti di morto: sm.pl. Biscotti d’albume montato a neve, cotto e forgiati a tibia, tipici della festa di commemorazione dei defunti del 2 novembre

Óvo: sm. Uovo

Óvo duro: sm. uovo sodo, come quelli che, decorati e benedetti, sono tipici per essere consumati a inizio pasto di Pasqua